Il “Bollettino”, progettato e diretto da Tobia Cornacchioli, nasce nel 1985 come espressione dell’ Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea. Esso “vuole essere, nelle nostre e nelle intenzioni del Consiglio Direttivo tutto, uno strumento col quale l’Istituto possa comunicare con quanto è ad esso esterno. Una voce che serva sia a collegare l’Istituto con altri organismi di ricerca e con singoli studiosi, sia a mettere in atto quell’opera di divulgazione culturale, che intende essere insieme storica e civile; opera questa che è lo scopo preciso di un centro di ricerca come il nostro che se guarda per motivi di studio al passato, non vuole assolutamente perdere di vista le vicende del presente che tutti ci accomunano”.
Nella sua prima serie (1985-1989) ha una cadenza semestrale che mantiene ancora fino al 1992; presenta in una veste tipografica volutamente povera sia notizie dell’attività dell’ICSAIC, che brevi saggi, schede biografiche e – di particolare interesse – una serie di interviste che Isolo Sangineto, Presidente dell’Istituto fino alla sua scomparsa, raccoglie presso gli antifascisti e i partigiani calabresi.
Già dal quinto fascicolo (giugno 1988) il “Bollettino” si arricchisce con saggi e con la raccolta di altre testimonianze, finché nel 1990 cambia veste grafica, si presenta con una impaginazione più elaborata ed elegante, e nella testata viene inserito il sottotitolo “Rivista calabrese di storia contemporanea”. Nella nuova serie viene prestata particolare attenzione all’attività dell’ICSAIC, sia con una sezione dedicata alla “Vita dell’Istituto” e sia con un’altra corposa parte in cui vengono elencati e brevemente descritti i “Libri pervenuti in dono all’Istituto”. Nelle altre copiose pagine l’attenzione è centrata sulle ricerche storiche sulla Calabria contemporanea: vi vengono presentati numerosi contributi utili ad una più esatta conoscenza della storia regionale contemporanea (dall’Unità ad oggi), prestando particolare attenzione verso vicende e personaggi dell’antifascismo calabrese. Non manca anche un’intervista ad un noto esponente del fascismo cosentino, apparsa sul fascicolo n °8, con la pubblicazione della quale l’Istituto dimostra la sua non faziosità . Il “Bollettino” è attento anche alla produzione culturale calabrese che, nel campo della storia, si manifesta attraverso convegni, seminari, oppure attraverso i centri e le istituzioni culturali che nella regione operano.
Fra gli altri argomenti è da segnalare l’attenzione prestata alla didattica della storia, sulla quale sono stati pubblicati numerosi contributi.
Il “Bollettino”, contando su collaboratori sparsi in tutta la regione ed anche fuori dei confini calabresi, ha avuto modo di pubblicare anche numerose illustrazioni inedite tese ad arricchire graficamente la pubblicazione, e nella sezione “Documenti e testimonianze” ha riprodotto anastaticamente e trascritto non pochi documenti inediti.