Gaetano Alessandro Adami, [Serra Pedace (Cosenza), 23 febbraio 1884 - Roma, 16 luglio 1939]
-
Figlio di Federico, farmacista, e Filomena Iocca (che ebbero altri figli: Giovanbattista, Giuseppe, Antonio e Bernardino Vittorio Emanuele), fu battezzato nella chiesa di San Donato di Serra Pedace e successivamente ebbe la confermazione dall’arcivescovo di Cosenza mons. Camillo Sorgente durante la visita pastorale che questi fece nel paesino presilano nel settembre del 1902.
Frequentò il seminario di Cosenza, dove il 17 giugno 1905 conseguì il suddiacono e il 9 giugno dell’anno successivo il diaconato. Due giorni prima della vigilia di Natale del 1906 fu ordinato sacerdote.
Si laureò in Sacra Teologia e fu mandato parroco a Rogliano, nella chiesa primiceriale di S. Giorgio Martire, dove rimase fino alla morte.
Fu Canonico penitenziere della Cattedrale di Cosenza, Primicerio e Vicario foraneo di Rogliano, Socio dell’Accademia Cosentina e Socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. Fu anche “Regio Ispettore Onorario e Membro Commissione Provinciale Cosenza pei Monumenti”, per diversi paesi dell’area del Savuto.
Allo studio della teologia e all’impegno pastorale unì un profondo interesse per l’arte e per la storia. Sono legati al suo nome il restauro della chiesa di S. Giorgio, alcuni opuscoli sulla storia e sull’arte di Rogliano, nonché numerosi articoli storico-artistici su varie riviste, in particolare su «Brutium».
Subito dopo gli anni di crisi seguiti alla Grande Guerra si impegnò a trovare aiuti e finanziamenti per il restauro della chiesa di cui era primicerio. In questo suo impegno ebbe l’appoggio e il sostegno della popolazione di Rogliano, ma anche di alcune personalità religiose e civili, in particolare del cardinale Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte, del vescovo di Cosenza Tommaso Trussoni e del roglianese Antonio Ricciulli, consigliere di Corte d’Appello. Papa Benedetto XV contribuì con 1000 lire, il suo successore Pio XI con 2000 lire; il ministero della pubblica istruzione inviò 10.000 lire, mentre la raccolta tra la popolazione locale fu di 3000 lire.
I lavori, iniziati nel 1920, terminarono dopo circa due anni. Egli stesso scrisse: «Così il 20 agosto 1922, (…) dopo ingenti sacrifici e considerevoli personali impegni da parte mia, finalmente si apriva al culto questo bel tempio di S. Giorgio, restituito, ad pristinum, nei suoi antichi portali e finestroni in viva pietra tufacea». Il tempio restaurato riaprì al culto a seicento anni della morte di Dante, elemento che il professor Francesco Torraca, dell’Università di Napoli, mise in risalto in una lettera inviata all’Adami, nella quale, tra l’atro, si legge: «Ho appreso con piacere che il centenario del Sommo Poeta, in codesta città, è stato adeguatamente celebrato con l’apposizione della lapide, che porta il nome glorioso di lui, all’insigne tempio di San Giorgio».
Durante il fascismo, al contrario di qualche altro sacerdote schieratosi apertamente con il partito di Mussolini, fu ossequiente, ma in modo discreto al regime. Un suo scritto pubblicato in un manifesto del settembre 1937 sulle iniziative per la festa della Vergine SS.ma della Sanità, che si svolgeva l’ultima domenica di settembre, così si rivolse ai roglianesi: «Il denaro che i fedeli danno per le Feste religiose non dev’essere sperperato in divertimenti, ma dev’essere speso per il culto, per restauri alle chiese, per arredamento delle medesime e per opere di beneficenza. È questo il volere di S. Santità il Sommo Pontefice e del nostro Ecc.mo Episcopato. È questo il volere dell’attuale Governo fascista. “Solo così” - concludeva la sua bella recente Circolare l’Ill.mo Comm. Guerresi, benemerito Prefetto di Cosenza - composti incresciosi dissidi e dato alle celebrazioni ecclesiastiche un tono più austero e meglio rispondente ai fini della Religione, potrà assicurarsi alle opere di assistenza parrocchiale un risveglio fecondo e potranno rinnovarsi le antiche tradizioni dell’Italia cattolica e latina».
Fu tenuto in grande considerazione dal vescovo di Cosenza mons. Nogara, il quale, in occasione del presunto miracolo eucaristico che sarebbe avvenuto a Rogliano nel novembre 1936 nella chiesa di S. Domanico e che aveva creato grande clamore nel Cosentino, ma anche in altre parti d’Italia, si rivolse proprio a don Alessandro, chiedendogli una relazione “segreta” e un parere. Il primicerio fece l’indagine con diligenza, non mancando di esprimere il proprio disappunto sul presunto miracolo e su ciò che esso aveva determinato. Qualche giorno dopo la Curia di Cosenza pubblicò nel suo “Bollettino Ufficiale dell’Archidiocesi di Cosenza” un duro e risoluto articolo dal significativo titolo “Miracolomania”, che invitava i «Sacerdoti di essere in queste circostanze molto prudenti e non lasciarsi trasportare da facili e falsi entusiasmi di folle».
Morì a Roma il 16 luglio 1939. (Leonardo Falbo) © ICSAIC 2024 – 2
.
Opere
.
- La Città di Rogliano ed i suoi monumenti nel secentenario dantesco, Tipografia della Cronaca di Calabria, Cosenza 1921.
- Tra i Monumenti della città di Rogliano e dei dintorni, Casa Editrice La Sicilia, Messina, 1925.
- Note d’arte, Tipografia del Seminario, Padova, Anno Santo 1933 XI.
- Echi d’Arte dal 1° Congresso eucaristico regionale Calabrese solennemente svoltosi in Reggio Calabria dal 4 al 9 settembre 1928: La donna cattolica e la casa del Signore, Tipografia “La Veloce”, Serafino e Chiappetta, Cosenza 1928.
- Assoluzione, telepatia e Divina Permessione in latente pericolo di morte, Tipografia Del Seminario, Padova 1930.
- «Brutium», annate varie.
.
Note bibliografiche
.
- Alfonso Frangipane, Maestranze calabresi in San Giorgio di Rogliano, «Brutium», 28 febbraio 1923.
- Cesare Minicucci, Ricordi storici della Città di Rogliano. Vita ed opere di Fra Gaspare Ricciulli Del Fosso, Stamperia “Il Cenacolo”, Firenze 1954.
- Antonio Guarasci, Politica e società in Calabria dal Risorgimento alla Repubblica. Il Collegio di Rogliano, Frama’s, Chiaravalle Centrale 1973.
- Leonardo Falbo, Fasciamo e antifascismo a Rogliano. Il caso di Rogliano, Edizioni Orizzonti Meridionali, Cosenza 1995.
- Giuseppe Egidio Sottile, Luoghi di Rogliano tra etimologia e storia. Il paese, i rioni il contado, Atlantide Edizioni, Rogliano (Cs) 2005.
- Leonardo Falbo, Donnu Carminu. Saga politico-religiosa a Rogliano nella prima metà del Novecento, Edizioni Orizzonti Meridionali, Cosenza 2008.
- Enzo Gabrieli, Per l’amore e la storia di Rogliano. Testi - Documenti - Memoria, I Quaderni di “Parola di Vita” - Settimanale di Informazione dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, n. 24, Allegato al n. 10 (490) del 25 marzo 2021 del settimanale Parola di Vita.