Fausto Bisantis [Gimigliano (Catanzaro), 30 aprile 1909 - Catanzaro, 8 gennaio 1996]
Laureato in giurisprudenza ha svolto la professione di avvocato. Entrato in politica nel dopoguerra, fu eletto consigliere provinciale di Catanzaro e presidente dell'istituto industriale per chimici di Crotone. Dal 1948 il 1957 fu presidente della provincia di Catanzaro e, dopo una lunga esperienza parlamentare, fu eletto sindaco della città capoluogo di regione dal 1975 al 1978. Eletto deputato nel 1958 e iscritto al gruppo Democratico cristiano, durante la legislatura è stato componente di diverse commissioni parlamentari. Dal 21 giugno 1963 al 4 giugno 1968, è stato componente Giunta per l'esame delle domande di autorizzazione a procedere in giudizio, e dal 1 ° luglio 1963 al 4 giugno 1968 della 2 ª Commissione Interni, della 4 ª Commissione Giustizia, e ha fatto parte della Commissione Affari della Presidenza del Consiglio, Affari Interni e di Culto.
Nella sua seconda legislatura, dal 5 giugno 1968 al 24 maggio 1972 ha fatto parte della Giunta consultiva per il Mezzogiorno e dal 5 luglio 1968 al 24 maggio 1972 è stato membro della 10 ª Commissione permanente (Lavoro, emigrazione e previdenza sociale):
Membro. Dal 4 ottobre 1968 al 3 dicembre 1969 fu membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia, della quale fu segretariodal 4 dicembre 1969 al 24 maggio 1972.
Fece parte anche della Commissione speciale per l'esame delle norme generali sull'azione amministrativa e della riforma della giustizia amministrativa, della Commissione speciale per l'esame dei provvedimenti straordinari a favore di Napoli e della Commissione d'inchiesta parlamentare sulla costruzione dell'aeroporto di Fiumicino. Fu relatore di vari disegni e proposte di legge (norme sulla revisione dei film e dei lavori teatrali, legge elettorale comunale e provinciale, norme per la promozione dei magistrati, modifiche al Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza.) ed a sua volta presentò una proposta di legge per la unificazione dei ruoli di Avvocato e di Procuratore dello Stato ed un'altra recante provvedimenti in favore del personale civile tecnico del Ministero della Difesa, ma non
furono discusse. Numerose le sue interrogazioni a risposta scritta. Rieletto nel 1963, fece di nuovo parte delle medesime Giunte e Commissioni Permanenti.
Nel 1968 lasciò la Camera e fu eletto al Senato nel Collegio di Nicastro, attuale Lamezia Terme.
Il suo nome è legato soprattutto a quello del ponte simbolo della città , il ponte Morandi che oggi invece porta il suo nome, che egli volle far costruire (1958-1961) a completamento della strada statale 280 dei due mari. (Sulla base di una nota biografica di Jole Lattari Giugni) © ICSAIC 2022 - 2 - BREVE
Nota bibliografica
- Jole Lattari Giugni, I parlamentari della Calabria. Dal 1861 al 1967, Morara, Roma 1967, p. 225;
- Gustavo Valente, Dizionario Bibliografico biografico geografico storico della Calabria, vol. VII, Edizioni GeoMetra, Cosenza 2008, p. 53