Gaetana Luce De Angelis [Brancaleone (Reggio Calabria), 15 agosto 1910 – 15 agosto 2010]
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Figlia di Vincenzo De Angelis, medico, scrittore, poeta e fondatore del partito socialista in Calabria, e di Giovanna Stranges di San Luca. Il padre socialista e massone, fu conosciuto con l'appellativo di medico dei poveri o deamicisiano. La tradizione popolare, secondo Gaetano Cingari, lo descriveva più come un apostolo che come un socialista, mentre per Umberto Zanotti Bianco fu un missionario laico. Luce, fu la primogenita e dopo di lei nacquero Vera, Nella, Costante, Fede, Ideale, Sara, Domenico. Frequentò le scuole elementari e medie presso lo storico convitto Tolomei di Siena e le magistrali a Gerace Marina, attuale Locri.
Maestra all’età di 18 anni, iniziò la sua carriera di insegnante presso la scuola elementare di San Luca nel cuore dell’Aspromonte. Dopo alcuni anni fu trasferita alla scuola elementare di Brancaleone. La sua abitazione era nella marina di Brancaleone e tutti i giorni, a piedi, saliva nel vecchio borgo per insegnare. Dopo l’alluvione del 1952 il paese di Brancaleone fu trasferito sulla marina e la De Angelis prese servizio nel nuovo complesso scolastico.
In politica seguì le orme del padre che gli trasmise le idee socialiste e da lui assorbì tutti i valori laici per la vita. Nel 1952 il partito socialista ne promosse la candidatura al consiglio provinciale di Reggio Calabria nel collegio Brancaleone-Bova. La direzione centrale del Partito socialista di Roma diede alla candidatura di Luce De Angelis un grande significato politico. In effetti, fu la dimostrazione plastica che il Partito socialista si adoperava in concreto per l’emancipazione della donna in un mondo e in un settore prettamente maschilista.
Il suo nome è la prima parola di una frase composta dal padre dove si fondono i valori del socialismo e della massoneria: «Luce vera, nella costante fede ideale».
Viene eletta, nella lista socialcomunista in Consiglio provinciale nelle elezioni del 1952.
La sua candidatura resta un atto rivoluzionario per quegli anni. Fu un successo che portò la De Angelis a sedere per cinque anni sugli scranni di Palazzo Foti, il nome che un tempo aveva il Palazzo della Provincia in Piazza Italia a Reggio, dove proseguì l’intensa opera riformatrice del padre.
Per la campagna elettorale arrivò da Roma l’automobile del partito e Giacomo Brodolini, esponente della direzione centrale, poi ministro del lavoro e della previdenza sociale e vice segretario del PSI e della Cgl. In quell’occasione furono moltissime le donne del collegio e reggine come Enza D’Agostino che si avvicinarono alla politica accanto a Luce De Angelis e la assistevano nei comizi. Fu un grande successo elettorale e fu la prima donna d’Italia eletta in un consiglio provinciale.
Il Presidente della provincia, Ugo Tropea, fece un elogio alla prima donna eletta che terminò con l’applauso di tutto il consiglio. Finito il mandato non si ricandidò, ma continuò la sua militanza politica e civile accanto alle donne e soprattutto alle gelsominaie di Brancaleone, che vivevano ai margini della società.
Per molti anni fu presidente dell’Ente Comunale di Assistenza, che si proponeva di curare gli interessi dei poveri, degli orfani, dei ciechi e sordomuti, assumendone la rappresentanza legale davanti alle autorità amministrative e giudiziarie.
L’insegnamento fu anche la sua missione, fu per molti anni un ottima insegnante che ricoprì l’incarico di vice direttrice fiduciaria. Morì a cento anni, lo stesso giorno che il presidente della repubblica Giorgio Napolitano con un telegramma faceva gli auguri per il centesimo compleanno alla vecchia pasionaria di Brancaleone.
La città di Reggio Calabria gli ha intitolato una strada. (Fabio Arichetta) © ICSAIC 2023 -12
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Nota bibliografica
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- Guglielmo Calarco per il socialismo, (a cura di Gaetano Cingari), Milone, Reggio Calabria 1975;
- Enzo Misefari, Il socialismo in Calabria nel periodo giolittiano, Rubbettino, Soveria Mannelli, 1985;
- Giuseppe Errigo, Storia e società: protagonisti del Novecento jonico, Arti Grafiche Edizioni, Ardore Marina, 1993;
- Rosalia Cambareri, La massoneria in Calabria dall'Unità al Fascismo, Brenner, Cosenza, 1998;
- Vincenzo De Angelis Jr (a cura di), La poesia di Vincenzo De Angelis pioniere del socialismo in Calabria, Laruffa, Reggio Calabria, 2001.
- Donatella De Angelis, Vincenzo De Angelis e il partito socialista in Calabria, Tesi di laurea a.a. 2022/23.
- Luce De Angelis, prima donna Consigliere provinciale d’Italia, compie 100 anni, https://www.strill.it/citta/reggio/2010/08/luce-de-angelis-prima-donna-consigliere-provinciale-ditalia-compie-100-anni/
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Nota archivistica
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- Archivio Centrale dello Stato, Casellario politico centrale, busta 1637, fasc. ad nomen;
- Archivio privato della famiglia De Angelis, Brancaleone.
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Ringraziamenti
- Si ringrazia il dottor Vincenzo De Angelis per le indicazioni biografiche e documentali.