Rocco Docimo [Rose (Cosenza), 28 marzo 1928 - Napoli, 5 luglio 2002]
Figlio di Ludovico Docimo, uno dei chirurghi più capaci che la Calabria abbia avuto nel Novecento, e di Raffaella Arnoni, dalle grandi tradizioni familiari, figlia del sen. Tommaso Arnoni. Anche il nonno paterno, suo omonimo, era un medico e nasce quindi con un "destino" professionale annunziato. Per cui, completati gli studi classici, dopo aver frequentato il Collegio di Montecassino, nel 1952 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università Bologna, dove conseguirà il titolo di Specialista in Chirurgia Generale nel 1957. Nel 1958 ha sposato Anna Maria Pastore, e dal loro matrimonio sono nati quattro figli: Raffaella, Ludovico, Giovanni e Patrizia, tutti affermati professionisti.
Dopo la laurea si trasferisce presso l'Università di Napoli, sotto la guida del prof. Ettore Ruggieri, Direttore della prestigiosa Cattedra di Clinica Chirurgica, con il quale percorrerà rapidamente tutto il suo iter accademico, fino a raggiungere nel 1970, ad appena 42 anni, il traguardo di vincitore del concorso nazionale per la Cattedra di Clinica Chirurgica. Nel 1972 è chiamato a ricoprire la Cattedra di Chirurgia Geriatrica della I Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Napoli "Federico II". Nel 1974 è Direttore dell'Istituto di Chirurgia d'Urgenza della stessa Facoltà , e istituisce la Scuola di Specializzazione in Chirurgia d'Urgenza, ove negli anni si formeranno diverse generazioni di specialisti, molti dei quali oggi dirigono prestigiosi reparti ospedalieri e universitari su tutto il territorio nazionale. Dal 1985 al 1988 è titolare della Cattedra di Patologia Chirurgica e dal 1988 al 2002 (anno della sua prematura scomparsa) dirige la Cattedra di Clinica Chirurgica. Per molti anni Segretario del Consiglio di Facoltà di Medicina, è stato eletto nel Senato Accademico dell'Università di Napoli "Federico II", in rappresentanza dei Direttori di Istituto.
Ha pubblicato oltre 400 lavori scientifici su importanti e complessi temi della Chirurgia Generale, della Fisiopatologia Chirurgica e della Chirurgia d'Urgenza (ha proposto tecniche originali per il trattamento della calcolosi biliare e dell'ernia jatale; di particolare interesse tra le altre, la ileo-anoanastomosi dopo proctocolectomia totale senza ileostomia di protezione con tecnica nerve sparring e con una sutura di rallentamento del transito ileale senza reservoire, la tecnica dell'apertura dello spazio interfinterico per il trattamento delle fistole anali, la ricostruzione biologica delle vie biliari) molti dei quali oggetto di relazione in prestigiosi Congressi Nazionali ed Internazionali, in Italia e all'estero; ha diretto importanti riviste di settore, oltre ad aver collaborato alla stesura di diffusi trattati di chirurgia con rinomate case editrici. Ha organizzato numerosi Convegni e Congressi, ai quali hanno partecipato alte personalità del mondo accademico, scientifico e culturale del nostro Paese, tra le quali il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, l'attore Giorgio Albertazzi e il politico Marco Pannella, divenendone amico personale e condividendone il soggiorno nel suo paese natale.
Ha ricoperto le cariche di Presidente della Società Italiana di Chirurgia, della Società Italiana di Chirurgia d'Urgenza, della Società Italiana di Fisiopatologia Chirurgica, della Associazione Chirurghi Universitari Italiani, della Società Napoletana di Chirurgia, della Società Medico-Chirurgica Calabrese e dell'Associazione Ex Alunni del Collegio di Montecassino.
Da membro della Commissione permanente tecnico-scientifica del Ministero della Sanità e del Ministero della Protezione Civile, ha istituito il servizio di emergenza telefonica del 118 e ha redatto il piano sanitario per l'emergenza della Regione Campania e della Regione Calabria; ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il titolo di Accademico dell'Accademia romana di scienze mediche e biologiche, di Socio onorario dell'Accademia virgiliana ed è stato nominato Capitano di Corvetta della Marina Militare Italiana honoris causa, titolo riservato a poche altre illustri personalità , tra le quali Guglielmo Marconi.
Chirurgo versatile, considerato dalla stampa una delle figure più prestigiose della chirurgia italiana del Novecento, ha eseguito oltre 30.000 interventi chirurgici in complessi settori, dalla chirurgia toracica alla chirurgia dell'apparato digerente e alla chirurgia d'urgenza, approfondendo per altro i complessi temi della professione del chirurgo, della tutela dell'ambiente, dell'etica professionale, della vecchiaia, di problemi medico-legali e di rapporti mass media-medicina.
Morì nel 2002, all'età di 74 anni.
L'Azienda Ospedaliera della Seconda Università di Napoli, ora Università della Campania «Luigi Vanvitelli », ha intitolato alla sua memoria il Reparto di Chirurgia ove egli ha avviato l'attività clinica e didattica della Chirurgia d'Urgenza dello storico I Policlinico Universitario. Il suo comune di nascita nel 2017 gli ha intestato una via. Un premio a suo nome è stato istituto dal Comune di Cosenza e dalla fondazione «Lilly Funaro ». (Michele Capuano) © ICSAIC 2019
Opere
- Manuale di Chirurgia d'Urgenza, Piccin Ed., Padova 1981.
Nota bibliografica e sitografica
- Franco Rombolà , Storia della chirurgia in Calabria, Santelli Editore, Mendicino 1989;
- Medicina in lutto: addio a Docimo, «La Repubblica », 6 luglio 2002;
- Antonio Petrassi, L'ospedale dell'Annunziata e o grandi medici calabresi, Editoriale Bios, Castrolibero 2005, p. 83;
- Francesco Gallo, I grandi medici calabresi da Alcmeone a Dulbecco, Pellegrini, Cosenza 2013;
- Il Presidente Oliverio ha ricordato a Rose il professor Rocco Docimo, http://www.strettoweb.com/2017/10/il-presidente-oliverio-ha-ricordato-a-rose-il-professor-rocco-docimo/616743/