Francesco Fiorentino [Sambiase (Catanzaro), 1 ° maggio 1834 - Napoli, 22 dicembre 1884]
Nacque a Sambiase (ora Lamezia Terme) da Gennaro e Saveria Sinopoli. Ricevette la prima educazione e istruzione dal colto latinista e teologo Giorgio Sinopoli, zio della madre, e dal sacerdote e parroco di Maida, Bruno Sinopoli, zio materno. Studiò anche a Monteleone (ora Vibo Valentia) alla scuola di Raffaele Buccarelli.
Era zio di Michele Pane, figlio di una sua sorella, considerato tra i più importanti poeti vernacolari che visse però negli Stati Uniti.
A 14 anni Fiorentino entrò nel seminario di Nicastro. Fu stimato dai docenti per il suo ingegno eclettico.Grande stupore destarono le sue traduzioni e i commenti ai classici latini per disinvoltura di esposizione e padronanza linguistica.
A 20 anni, lasciato il seminario, si trasferì a Catanzaro per studiare discipline giuridiche e dopo tre anni conseguì la licenza col massimo dei voti e la lode. Si iscrisse all'albo dei procuratori, ed esercitò, anche se per poco tempo, la professione forense; nelle sue arringhe difensive emergeva sempre la parola elegante e il ragionamento conciso, anche se mancava l'astuta abilità del difensore. A Catanzaro, dove rimase per ottoanni, strinse cordiale amicizia con uomini illustri del tempo, quali Bruno Chimirri, Francesco Acri e Bernardino Grimaldi.
Nel periodo catanzarese insegnò privatamente lettere e filosofia. Approfondì lo studio delle dottrine di Pasquale Galluppi, Victor Cousin e Vincenzo Gioberti. Insegnò poi all liceo di Catanzaro (tenuto dagli Scolopi).
Nel dicembre del 1860 rifiutò la candidatura parlamentare nel collegio di Nicastro, portando come scusa la sua giovane età ; aveva, infatti, solo 26 anni.
Antiborbonico convinto, manifestò, simpatia e fedeltà alla casa Savoia. Quando Garibaldi sbarcò in Calabria (1860) per andare alla conquista di Napoli, il Fiorentino fu fra quelli che applaudirono con entusiasmo l'eroe dei due mondi. In seguito si unì alle truppe comandate dal generale Francesco Stocco e combatté concoraggio e determinazione all'Angitola, a Soveria Mannelli e a Maida.
Dopo il Sessanta Fiorentino fu nominato professore di filosofia al liceo classico di Spoleto. Poi passò aMaddaloni (prov. di Napoli) dove incontrò due altri calabresi insigni: il letterato Pietro Ardito di Nicastro e il filosofo Antonio Paola di Conflenti. A Napoli scrisse un libro: Il Panteismo di Giordano Bruno, che, pubblicato, gli permise la nomina di professore straordinario di storia della filosofia all'Università di Bologna, il cui rettore era il filosofo Bertrando Spaventa.
Le sue lezioni erano ascoltate sempre con vivo interesse e attenzione da studenti non solo di lettere, ma anche di diritto e medicina.
Nel 1868 infuriava il contrasto tra positivisti e idealisti; il Fiorentino, acceso monarchico, entrò in polemica aspra con il Carducci, tenace repubblicano.
Nel 1870 per l'insistenza di molti amici presentava la candidatura a deputato nel collegio di Spoleto, dove venne eletto. Svolse con senso di responsabilità l'incarico politico.
Nell'ottobre del 1871 sposò la bolognese Restituta Trebbi dalla quale ebbe quattro figli: Pasquale, Giulia, Ada e Luisa. Nel novembre dello stesso anno si trasferì all'Università di Napoli, dove insegnò Filosofia della storia. Oltre che all'insegnamento, si dedicò al giornalismo. Infatti, fu direttore del giornale "Unità Nazionale".
Assieme al filosofo Bertrando Spaventa e al letterato Vittorio Imbriani, creò "Il giornale napoletano di filosofiae lettere". Nel 1874 venne eletto per la seconda volta deputato nel collegio di San Severino Marche. Sempre nello stesso anno si trasferì a Pisa, dove tenne la cattedra di Filosofia teoretica e pedagogica; vi rimase fino al 1880, poi fece ritorno a Napoli, con l'incarico di insegnare ancora Filosofia della storia.
Nel 1882 curò la pubblicazione del "Giornale napoletano della Domenica", che ebbe breve vita. Sempre nello stesso anno e sempre per sollecitazione di amici ed estimatori, si ripresentò nel collegio di Monteleone, ma neppure questa volta in Calabria venne eletto. Di questa sconfitta politica rimase profondamente amareggiato. Allora si dedicò con maggiore impegno al suo lavoro di letterato e filosofo.
Ebbe molti riconoscimenti: fu socio dell'Accademia di scienze morali e politiche a Napoli; socio dell'Accademia reale di Monaco di Baviera. L'Accademia Pontaniana lo nominò socio presidente, mentre quella dei Lincei di Roma socio corrispondente.
Inizialmente il suo pensiero risentì della filosofia di Galluppi e dello spiritualismo del francese Cousin, peròben presto si allontanò da essi per avvicinarsi all'ontologismo giobertiano, ma sotto la spinta di Spaventa s'indirizzò verso l'idealismo hegeliano per approdare poi al positivismo. È considerato il fondatore in Italia della storiografia filosofica positiva.
Scrisse moltissimo. Stava lavorando a un'opera dal titolo Risorgimento filosofico nel Quattrocento che fu pubblicata postuma, quando, colto da malore, morì a Napoli nel 1884 all'età di 50 anni. Lamezia lo ricorda con una piazza a suo nome nell'ex abitato di Nicastro. Nella Villa Trieste di Catanzaro si può ammirare il suo busto opera di Francesco Jerace. (Carmela Galasso, con adattamenti e integrazioni) © ICSAIC 2022 - 10
Opere principali
- Volgarizzazione dell'Itinerario della mente a Dio di S. Bonaventura, dei Libri del Maestro, Dell'immortalità dell'anima e Del libero arbitrio di S. Aurelio Agostino, del Proslogio di S. Anselmo, s.n., Messina 1858;
- Il panteismo di Giordano Bruno, tip. M. Lombardi, Napoli 1861;
- Saggio storico sulla filosofia greca, F. Le Monnier, Firenze 1864;
- Pietro Pomponazzi, studi storici sulla scuola bolognese e padovana del secolo XVI, F. Le Monnier, Firenze 1868;
- Bernardino Telesio, ossia studi storici sull'Idea della Natura nel Risorgimento italiano, 2 voll., F. Le Monnier, Firenze 1872-1873;
- La filosofia contemporanea in Italia: risposta di Francesco Fiorentino al professore Francesco Acri, D. Morano-R. Marghieri, Napoli 1876;
- Scritti vari di letteratura, poesia e critica, D. Morano, Napoli 1876;
- Elementi di filosofia, D. Morano, Napoli 1877;
- Della vita e opere di Vincenzo de Grazia, Stabilimento Tipografico Perrotti, Napoli 1877;
- Manuale di storia della filosofia ad uso dei licei (3 volumi), D. Morano, Napoli 1879-1881;
- Elementi di filosofia, Napoli 1880;
- Il Risorgimento filosofico nel Quattrocento, (postumo), Tip. della Regia Università , Napoli 1885;
- Studi e ritratti della Rinascenza (postumo, a cura della figlia Luisa), Laterza, Bari 1911.
Nota bibliografica
- Onoranze a Francesco Fiorentino, in «Giornale napoletano di filosofia e lettere », novissima serie, I, pp. 1-112, 1885;
- Vincenzo Julia, Francesco Fiorentino filosofo, Tip. dell'Avanguardia, Cosenza 1885;
- Nicola Misasi, Commemorazione di Francesco Fiorentino letta nella chiesa del Liceo Filangieri, Tip. F. Raho, Monteleone 1885;
- Alfonso Asturaro, La mente di Francesco Fiorentino, Tip. dell'Orfanotrofio maschile, Catanzaro 1889;
- In memoria di Francesco Fiorentino (numero unico), Catanzaro 1889;
- Giuseppe Michele Ferrari, Commemorazione di Francesco Fiorentino filosofo, Ermanno Loescher & C, Roma 1891;
- Commemorazione di Francesco Fiorentino, s.n., Nicastro 1909;
- Antonio Renda, Il pensiero di Francesco Fiorentino, Tip. Bruzia, Catanzaro 1924;
- Fiorentino, Francesco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932, https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-fiorentino_(Enciclopedia-Italiana)/.
- Francesco Zerella, Francesco Fiorentino e la sua unità spirituale, Tip. D. Minervini, Benevento 1934;
- Michele Barillari, Il pensiero di Francesco Fiorentino, A. Morano, Napoli 1935;
- Domenico Bosurgi, Il pensiero filosofico di Francesco Fiorentino nella storia della sua formazione, in Logos, XVII, 1934, pp. 33-44, 130-140, pp. 306-316; XVIII, 1935, pp. 117-132;
- E. Di Carlo, Relazione tra Victor Cousin e Francesco Fiorentino, in «Archivio storico per la Calabria e la Lucania », V, 1935, pp. 79-83;
- Onoranze a Francesco Fiorentino in Napoli nel cinquantenario della sua morte, I, Cronaca delle onoranze; II, Discorsi ed articoli, a cura del Comitato universitario napoletano, Napoli 1935;
- Francesco Montalto, Per il cinquantenario della morte di "Francesco Fiorentino", Discorso commemorativo letto all'Accademia Cosentina domenica 9 ottobre 1934, Tipografia Torella & Figlio, Napoli 1935;
- V. G. Galati, Interpretazione dell'opera di Francesco Fiorentino, in «Archivio storico della filosofia italiana », 1936:
- Rodolfo Mondolfo, Per l'interpretazione di Francesco Fiorentino, in «Archivio di storia della filosofia italiana », VI, 1937, pp. 32s;
- Lettere di Francesco Fiorentino a Silvio Spaventa sullo Stato moderno, in Angelo Camillo De Meis - Francesco Fiorentino, I problemi dello Stato moderno, a cura di Felice Battaglia, Zanichelli, Bologna 1947;
- Rodolfo Mondolfo, Francesco Fiorentino nel quarantennio della morte, in Da Ardigò a Gramsci, Edizioni Nuova Accademia, Milano 1962, pp. 45-97;
- Maria Donzelli, Interpretazioni e assimilazioni del pensiero vichiano in Francesco Fiorentino, in «Rivista di studi crociani », 1967, pp. 331-337;
- Guido Oldrini, La cultura filosofica napoletana dell'Ottocento, Laterza, Bari 1973;
- Nicola Siciliani De Cumis, Il Vico di Francesco Fiorentino, Guida, Napoli 1979;
- Maria Luisa Cicalese, Dai carteggi di Pasquale Villari, Istituto Storico Italiano, Roma 1984, ad indicem;
- Antonio Bagnato, Francesco Fiorentino e la nuova storiografia filosofica italiana, in «Incontri meridionali », n. 3, 1992, pp. 319-332;
- Luca Lo Bianco, Fiorentino, Francesco, in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 48, 1997
- Pietro Di Giovanni, A cento anni dalla nascita dell'idealismo italiano, in «Bollettino della Società Filosofica Italiana », n. 171, pp. 7-16, 2000;
- Corrado Iannino [et al.], Francesco Fiorentino 1834-1884, Rubbettino, Soveria Mannelli 2012;
- Simonetta Bassi, «Francesco Fiorentino e Felice Tocco », in Il contributo italiano alla storia del Pensiero - Filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 2012; https://www.treccani.it/enciclopedia/francesco-fiorentino-e-felice-tocco_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Filosofia)/.