Raffaele Gaudio [Longobardi (Cosenza), 1877 – Amantea (Cosenza), 4 marzo 1932]
Nobile figura di educatore, filosofo idealista e letterato insigne, teologo, ex sacerdote, conferenziere e socio onorario dell’Accademia cosentina. Uomo di vasta e profonda cultura. Ricco di umanità, altruismo e onestà. Così viene raccontato Raffaele Gaudio che vide la luce a Longobardi nel 1877.
Dopo la laurea in Lettere classiche e Filosofia con un’interessante tesi dal titolo Estetica e Pedagogia, che diede alle stampe nel 1912, dal 1905 al 1913 insegnò materie letterarie nei ginnasi di Castrovillari e Catanzaro. Innamorato della “Rinascenza filosofica”, che è italiana e meridionale, nel 1908 volle commemorare Bernardino Telesio nel quarto centenario della nascita. Dal 1914 al 1928, passò a insegnare Pedagogia e Filosofia morale nell’Istituto Magistrale di Cosenza e dal 1929 in poi Storia, Filosofia economicae Diritto nel liceo-ginnasio Telesio di Cosenza.
Il suo pensiero filosofico si può definire un neocristianesimo di matrice idealistica. Egli cercò di fondereinsieme l’attualismo gentiliano con il cattolicesimo, ma tale prospettiva non si conciliava con la teologia dogmatica del tempo in cui egli visse, per cui, venuto in contrasto con la gerarchia ecclesiastica cosentina, fu costretto ad abbandonare l’abito talare, che indossò soltanto prima di morire.
Studiò con attenzione la poesia e il dialetto calabrese, approfondendo autori come Vincenzo Padula e Michele Pane. Valutò criticamente l’opera di Ippolito Nievo e quella di Alfredo Oriani, considerato scrittore di gusto decadente.
Si occupò tuttavia, ricorda Vincenzo Segreti (1994), «di temi di varia umanità che spaziano dalla letteratura classica la cultura dell’ottocento, dalla storia regionale, alle composizioni in lingua latina. In questi studi il letterato di Longobardi confermò la non comune preparazione, la vastità degli interessi, ma anche l’appartenenza ideologica al fascismo e la divisione all’attualismo gentiliano. Aldilà di ogni considerazione, egli ebbe l’indubbio merito, fondendo il metodo storicistico con quello idealistico, di avere portato nuovi e originali contributi alla ricerca».
Fin da giovane lesse e approfondì lo studio su Dante, tanto da scrivere un’opera, rimasta incompleta, intitolata Gli errori e i limiti degli antichi commentatori della Divina Commedia. Annotazioni critiche sul poema.
In ogni caso è merito suo avere rilevato varie analogie, ovviamente con certe differenze, fra il De gloria paradisi dell’abate Gioacchino da Fiore e la Divina Commedia e avere supposto che il poemetto fosse una delle fonti ispiratrici principali di Dante. Basta seguire il testo fornito Vincenzo Segreti, di cui Gaudio era prozio, nella rivista «Calabria letteraria», che comincia con le parole Visionem admirandae ordiar historiae.
Rivalutò la Pedagogia, liberandola dalle teorie del Positivismo. Apprezzò molto le teorie pedagogiche diFerrante Aporti, Friedrich Wilhelm August Frobel, Maria Montessori e Rosa Agazzi. Considerò, infine, assai importante per la formazione spirituale e morale dei ragazzi l’insegnamento della religione cattolica nella scuola elementare.
Morì a 55 anni lasciando molti scritti inediti. (Carmela Galasso, con aggiornamenti e integrazioni della redazione) @ ICSAIC 2023 – 03
Opere e scritti essenziali
- Scuola e famiglia, discorso commemorativo per il Preside Nobile Accettella, Tip. del giornale Il Sud, Catanzaro 1910;
- Estetica e pedagogia, Stab. Tip. del Calabro, Catania 1912 (estr. da «La Cultura dello Spirito», a. I. fasc. I-VIII); poi Tip. Raffaele Riccio, Cosenza 1913;
- La mia piccola scuola, s.n., Cosenza 1913;
- Principi pedagogici generali, in «Bollettino Regio Provveditorato agli Studi di Cosenza», 30 settembre 1924, p. 119;
- Muse neglette. La poesia idillica dialettale in Calabria, Conferenza tenuta nel salone del Consiglio Provinciale di Cosenza, il 10 giugno 1923, a beneficio della Cassa scolastica della locale R. Scuola Normale, Tip. ed. R. Riccio, Cosenza 1924;
- Un mistico fiore silano sulla via percorsa dal genio di Dante, Stab. Tip. Commerciale A. Pranno,Cosenza 1926;
- Il Mistero religioso della Sila (Nota sulla chiesa idealista di Flora), Memoria letta all'Accademia Cosentina nella tornata del 27 gennaio 1929, Tip. S.C.A.T., Cosenza 1929;
- Muse neglette. La poesia idillica dialettale in Calabria; Conferenza tenuta nel salone del Consiglio Provinciale di Cosenza, il 10 giugno 1923, a beneficio della Cassa scolastica della locale R. Scuola Normale, Tip. ed. R. Riccio, Cosenza 1924;
- Natura e poesia nel quadro idillico virgiliano, Conferenza, tip. La Veloce Serafino & Chiappetta, Cosenza 1931;
- De gloria Paradisi, Gioacchino da Fiore, saggio, commento e traduzione, Falco, Celico 2005;
- Gli errori e i limiti degli antichi commentatori della Divina Commedia. Annotazioni critiche sul poema (opera incompleta).
Scritti inediti
- Alfredo Oriani scrittore, storico e politico;
- Ippolito Nievo nel centenario della nascita, Conferenza, Cosenza 1931;
- La lotta politica in Italia
- La rivolta ideale
- Appunti per una storia della cultura regionale
- Italiae sponsalia funebria
Nota bibliografica
- Salvatore G. Foglia, Un calabrese interprete di Dante e dell'Abate Gioacchino, Stab. tip. rag. F. Sicuro, Reggio Calabria 1932; estr. da «La coltura regionale», a. 8, n. 2-3,1932), p. 25-34;
- Vincenzo Segreti, Dante e Gioacchino da Fiore nell'interpretazione idealistica di Raffaele Gaudio, in «Calabria Letteraria», a. XXXVIII, n. 10-12, 1989, pp. 49-52;
- Vincenzo Segreti, La poesia del Pane e del Padula nell'interpretazione di Raffaele Gaudio, in «Calabria Letteraria», XL, n. 7-9, 1992, pp. 38-40;
- Vincenzo Segreti, Gli scritti letterari e storici di Raffaele Gaudio, in «Calabria Letteraria», XLII, n. 1-3, 1994, pp. 52-54;
- Vincenzo Segreti, Il pensiero filosofico e teologico di Raffaele Gaudio, in «Calabria Letteraria», a. XLIV, n. 4-6, 1996, pp. 47-51;
- Vincenzo Segreti, Gli scritti pedagogici e il magistero di Raffaele Gaudio, in «Calabria Letteraria», a. XLV, n. 1-3,1997, pp. 59-62;
- Vincenzo Segreti, Raffaele Gaudio letterato e filosofo, in «Calabria Letteraria», n. 4-6, 2006, pp. 107-110;
- Carmela Galasso, Biografie di personaggi noti e meno noti della Calabria, Pellegrini, Cosenza 2009, p. 216.