Giorgio Otranto [Corigliano Calabro (Cosenza), 19 settembre 1940 – Bari, 5 gennaio 2023]
Nacque da Domenico e da Rosina De Luca. Dopo gli studi liceali seguiti nel Liceo Classico di Rossano, si iscrisse alla Facoltà di Lettere dell’Università di Bari, dove si laureò in Lettere classiche nel 1967. Nel 1969 si sposò a Corigliano con Cosima D’Ambrogio, dalla quale ebbe tre figli. Iniziò la sua carriera accademica nel 1968 come assistente incaricato di Storia Romana. Successivamente, in seguito al superamento del relativo concorso, passò a ricoprire il ruolo di assistente ordinario di Storia del Cristianesimo antico, disciplina che insegnò come professore incaricato e poi stabilizzato dall’anno accademico 1974-75 al 1979-80. Dal 1° novembre 1980 ricoprì il ruolo di professore ordinario di Storia del Cristianesimo antico alla Facoltà di Magistero dell’Università di Bari; dal 1979 al 1993 è stato Direttore dell’Istituto di Studi classici e cristiani; dal 1983 al 1989 ha svolto l’incarico di presidente del Consiglio del corso di laurea in Pedagogia.
Nel 1986 assunse la direzione della rivista Vetera Christianorum, organo scientifico dell’Istituto di studi classici e cristiani, e dal 1995 al 2002 ha diretto il “Centro Studi micaelici e garganici”, da lui stesso fondato, nato dalla collaborazione tra l’Università di Bari e il Comune di Monte Sant’Angelo. Dal 1997 al 2000 è stato Pro-Rettore dell’Università di Bari. Nel 1991, come visiting professor, ha tenuto un ciclo di conferenze presso alcune università americane, sull’interpretazione dell’arte cristiana antica e sul sacerdozio femminile nell’antichità.
Alla vexata quaestio dell’ordinazione sacerdotale delle donne ha dato un contributo importante, con alcuni suoi studi che hanno dimostrato la presenza, nell’Italia meridionale del V secolo, di “donne-preti”. L’argomento, alquanto delicato, lo portò, nel 1997, a un confronto acceso con l’allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, cardinale Joseph Ratzinger.
Tra i numerosi incarichi ricoperti, si ricorda che fece parte di diverse commissioni nazionali del Ministero della Pubblica Istruzione, tra cui quella per la formazione in servizio, per l’introduzione del giornale e della multimedialità nella scuola.
È’ stato membro ordinario dell’Accademia Pugliese delle Scienze, della Società di Storia Patria per la Puglia, dell’Associazione biblica Italiana, dell’Associazione di studi tardo antichi, dell’Associazione per lo studio dei Santi, dei culti e dell’agiografia. Come studioso dell’esegesi biblica dei Padri, Otranto è stato coordinatore centrale di un progetto di collaborazione scientifica tra numerose università italiane sul tema “Storia dell’esegesi giudaica e cristiana antica”.
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001 gli sono stati conferiti il Diploma di prima classe e la Medaglia d’oro riservati ai benemeriti della Scienza e della Cultura, consegnati dal Presidente poca Giorgio Napolitano il 3 aprile 2002. Nel 2004 gli furono conferite due lauree “honoris causa” in Humanidades,da due Università argentine: la Universidad Nacional di Mar del Plata e la Universidad Nacional de Marina Mercante di Buenos Aires.
La sua produzione scientifica è molto vasta e comprende libri e articoli che trattano i diversi aspetti della storia del cristianesimo antico e altomedievale. Molto originali i contributi che egli diede all’esegesi biblica dei Padri della Chiesa dei primi secoli, in particolare di Giustino e di Tertulliano. Partendo dall’analisi dell’interpretazione biblica degli autori cristiani antichi, Otranto ha ricostruito la vita interna delle comunità cristiane antiche, la loro organizzazione, i loro rapporti con la realtà circostante; i suoi studi hanno mirato principalmente a definire il modo di sentire e l’atteggiamento dei cristiani dei primi secoli, riguardo ad alcune categorie come i falsi profeti, i predicatori, gli eretici, ma anche riguardo a dogmi, come quello della resurrezione, e ad altre questioni, come quella del sacerdozio femminile.
Approfondite indagini ha dedicato per molti anni allo studio delle origini del culto di San Michele sul Gargano e alla sua diffusione in Occidente. In segno di riconoscenza e gratitudine, l’Amministrazione comunale di Monte Sant’Angelo, cittadina garganica divenuta il Centro degli studi micaelici, il 4 giugno 2010, conferì allo studioso coriglianese, la cittadinanza onoraria.
Costante è stato il suo impegno anche nel settore della formazione e della valorizzazione del territorio, manifestatosi fin dal lontano 1978, nel Discorso di chiusura del Convegno svoltosi a Corigliano e Rossano sul tema «Testimonianze cristiane antiche ed altomedievali nella Sibaritide», in cui auspicava una politica culturale nuova che tendesse non solo alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico calabrese, ma anche all’utilizzazione di tale patrimonio per incrementare e creare un turismo culturale al passo coi tempi.
Lo studioso coriglianese tornava frequentemente nella sua città natale e, nel corso degli anni, ha organizzato in essa ma anche in altre parti della Calabria, importanti seminari e convegni di studio, manifestando un forte attaccamento alle sue radici calabre.
Negli ultimi anni della sua vita stava lavorando a un Dizionario di Marilogia popolare.
In seguito a un’emorragia cerebrale è morto all’età di 82 anni a Bari, dove risiedeva da moltissimi anni con la sua famiglia; le sue esequie si sono svolte nella basilica di San Nicola (anche al culto di questo santo egli aveva dedicato molti studi). Numerose le testimonianze di cordoglio alla notizia della sua scomparsa, tra cui quella del sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo, che così dichiarò: «Oggi ci ha lasciato il prof. Giorgio Otranto, un grande uomo di cultura, uno stimato professore, e per noi, un amico della città. Il nostro cittadino onorario che per quarant’anni è stato un punto di riferimento per la storia e la cultura di questa città. Determinanti i suoi studi per la candidatura Unesco. Grande il suo impegno per la diffusione, valorizzazione e promozione del culto micaelico, di cui era il più grande conoscitore in Europa. Importante l’eredità che lascia a noi e alle generazioni future». (Franco Liguori) © ICSAIC 2023-05
Opere principali
- Giudei e cristiani a Cartagine tra II e III secolo. L'Adversus Iudaeos di Tertulliano, Bari 1975, pp. 172.
- Alle origini cristiane. L’esegesi biblica di Giustino Martire, Adriatica, Bari 1976, pp. 166;
- Le comunità cristiane dell’Apulia negli atti conciliari e nelle epistole pontificie dei secoli IV-VI, Adriatica, Bari 1977, pp. 126;
- San Nicola di Bari e la sua basilica. Culto, arte, tradizione (a cura di), Electa, Milano 1987;
- Il Natale nel mondo antico tra storia e leggenda, in Antico Natale: il fascino discreto del presepe, Edipuglia, Bari 1987;
- Il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano dalle origini al X secolo, (con Carlo Carletti), Edipuglia, Bari 1990;
- Italia meridionale e Puglia paleocristiane. Saggi storici, Edipuglia, Bari 1991, pp. 330;
- Cristianizzazione del territorio e rapporti col mondo bizantino, in L’Italia meridionale in età tardo antica, Atti XXXVIII Convegno di studi magno greci (Taranto 1998), Arte Tipografica, Napoli 2000, pp. 69-113
- Per una storia dell'Italia tardoantica cristiana, Edipuglia, Bari 2009, pp. 693
Nota bibliografica
- Enzo Cumino, Gli scrittori di Corigliano Calabro (dal 1500 al 1997), Mangone Industrie Grafiche, Rossano 1997, pp. 442-452;
- Ernesto Paura, Quando c’era la donna-prete, in “Il Serratore”, V, 24, 1992;
- Ernesto Paura, La morte di Giorgio Otranto priva il mondo della cultura di un punto di riferimento a livello internazionale, in “Il Serratore” n. 96, 2023, pp. 16-17;
- Bari, a 82 anni muore Giorgio Otranto, tra i più illustri studiosi del cristianesimo lagazzettadelmezzogiorno.it , 5 gennaio 2023;
- Umberto Sperti, Addio a Giorgio Otranto, luminare di Storia del Cristianesimo antico all’Università di Bari, in sito-web “L’edicola del Sud”, 5 gennaio 2023;
- Rita Rizzuti, L’amministrazione di Corigliano Rossano esprime il suo cordoglio per la scomparsa del professor Giorgio Otranto, in sito-web “L’eco dello Jonio”, 5 gennaio 2023.