Giuseppe Maria Sigillò [Cinquefrondi (Reggio Calabria), 1835 - San Pietro di Caridà (Reggio Calabria), 15 aprile 1915]
Autore di statue lignee di santi nacque da Domenico ed Arcangela Marchesano. studiò scultura sotto la guida di Raffaele Salerno di Serra S. Bruno, che risiedeva a Cinquefrondi. Per otto anni consecutivi fu sotto le armi a Messina, Catania e Palermo, nelle quali città ben visto dai superiori, anche perché soleva regalare loro statue rappresentanti costumi calabresi e pastori per presepe, godendo libera uscita, poté coltivare la scultura, per la quale mostrava gran tendenza. Appena terminato il servizio militare, a 30 anno, sposò nel 1859 in S. Pietro Petronilla Maricca e quivi fissò sua dimora.
Coltivò la scultura sacra e di lui, disseminate e sparse nella Calabria, in città e borgate, abbiamo: a Galatro: S. Giuseppe; a Feraleto della Chiesa: S. Giuseppe; a Dinami: S. Giuseppe; a Motta Filocastro: Madonna del Carmine; a Bellantone: Cristo Risorto; a Serrata: Cristo Risorto; a Spilinga: la Madonna di Spilinga; a Tropea: S. Lucia; a Stromboli: l'Addolorata. In collaborazione col figlio vivente, Placido, impiegato presso il municipio di S. Pietro di Caridà : a San Calogero: Cuore di Gesù; a S. Maria a di Castellabota (Salerno): Cristo Risorto; a Scalea: Cuore di Gesù; a Coccorino: S. Michele; a Joppolo: S. Antonio di Padova; a Mansoreto: S. Francesco di Paola; a Caridà : S. Giuseppe; a Nicotera: Madonna della Scala; a Caroni, frazione di Limbadi; S. Nicola.
Dopo il 1870 fu sindaco di San Pietro di Caridà e «ricordo - scrisse di lui Giuseppe Marzano - il bel vecchio dalla candida barba e la sua fisionomia serena, sincera e semplice del galantuomo, mai offuscata da calcolo, mai intorbidita da vane ambizioni ». Morì ottantenne. Da tutti rimpianto. (Red.) @ ICSAIC 2021 - 12 - BREVE
Nota bibliografica
- Giuseppe Marzano, Due artisti calabresi dimenticati: Domenico De Lorenzo e Giuseppe Maria Sigillò, «Il Giornale d'Italia », 26 settembre 1942.