Emanuele Terrana [Ardore (Reggio Calabria), 2 febbraio 1923 – Roma 1 settembre 1979]
Figlio di Rosario, civil servant, dopo gli studi di base frequentò il Liceo classico «Tasso» di Roma dove conseguì la maturità. Si laureò in ingegneria elettronica all'Università di Roma. Professore negli istituti tecnici ed assistente universitario straordinario, svolse fin da giovane attività professionale e di studio, soprattutto nel campo della geodesia, della topografia, delle comunicazioni elettroniche e dei controlli statici delle grandi opere di ingegneria, ed ebbe delicati ed importanti incarichi. Per alcuni anni fu anche segretario generale della Società italiana di fotogrammetria.
«Aveva alle spalle – disse di lui l’on. Nilde Jotti commemorandolo nella seduta della Camera dei Deputati del 10 ottobre 1979 – una preparazione tecnico-scientifica di alto livello, con grandi prospettive di successo e di affermazione professionale. Ma prevalse la passione per la politica, per le grandi questioni della vita del paese, del suo progresso e del suo pieno inserimento culturale e tecnologico nel mondo moderno. Di qui a dedizione completa alla battaglia politica nelle file el partito repubblicano, cui si iscrisse fin dal 1945»
Partecipò, infatti, alla lotta istituzionale e successivamente al movimento per la costituzione degli organismi rappresentativi degli studenti nelle università.
Eletto segretario nazionale dell'associazione degli universitari repubblicani e successivamente della federazione giovanile repubblicana, dal 1954 ha fatto parte della direzione nazionale del Pri. Considerato molto vicino alle posizioni dell’on. Oronzo Reale che anni dopo pronunciò l'orazione al suo funerale, nel 1956 fu nominato segretario organizzativo del partito e dal dicembre 1963 al marzo 1965 è stato membro della segreteria collegiale (il cosiddetto triunvirato) che reggeva la segreteria politica.
Nel 1976 divenne segretario aggiunto del partito.
Fu eletto deputato – con i resti – nella V legislatura (5 giugno 1968 – 24 maggio 1972) nel collegio di Catanzaro-Cosenza-Reggio; nella VII per pochi mesi nel 1979 subentrò allo scomparso leader dl Partito Ugo la Malfa, e nell’VIII legislatura fu eletto nella circoscrizione di Roma-Viterbo-Latina-Frosinone nelle elezioni di domenica 3 giugno 1979.
Dopo la sua prima legislatura, divenne membro del Consiglio di amministrazione della Cassa per il Mezzogiorno, nonché della Finanziaria Meridionale. Ricoprì anche incarichi istituzionali. Fu segretario dell'Ufficio di presidenza, Segretario della Giunta delle Elezioni nonché Segretario della Commissione Interni della Camera dei deputati Dal 14 dicembre 1968 al 5 agosto 1969 fu sottosegretario ai Trasporti e Aviazione Civile nel Governo Rumor I. Fu componente di diverse Commissioni Parlamentari. Nel corso della sua attività ha presentato 13 progetti di legge, 1 come primo firmatario.
Salvo una breve interruzione quando, assieme all’on. Bassani, si dimise per protesta per la nomina di Beretta a direttore dei programmi televisivi, dal 1965 al 1969 è stato consigliere di amministrazione della Rai.
Massone, il suo nome figura nella Lista degli appartenenti alla loggia P2.
È stato sindaco, anche molto apprezzato, del comune di Ardore dal 1966 al 1971 (sostenuto da una lista civica Il Veliero riuscì a interrompere il predominio della Democrazia Cristiana che governava il paese jonico dal 1944) e successivamente dal 1975 al 1977.
Anche la moglie, Egle Bais, pubblicista triestina morta a Roma mercoledì 20 luglio 2011, fu esponente del Partito Repubblicano e ricoprì cariche elettive nelle istituzioni locali, continuando l’opera del marito, deceduto a Roma all’età di 56 anni per un male incurabile.
Nella seduta del 10 ottobre 1979 fu ricordato alla Camera dalla Presidente Nilde Iotti: «L'onorevole Terrana fu un instancabile lavoratore, un abile organizzatore, un politico dotato di grande equilibrio. Per la sensibilità dei problemi politici, sue capacità di orientamento, per la discrezione della sua opera fu, anche prima di giungere alla responsabilità di direzione, un collaboratore prezioso nella elaborazione e nella formazione della linea politica del partito».
Il comune di nascita gli ha intitolato la scuola elementare, la scuola media e una piazza. Nel giugno del 1996 le carte prodotte dall’on. Emanuele Terrana furono donate dalla moglie all’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, dove tutt’ora sono conservate. Nel 2003 è stato completato il riordino e l’inventariazione effettuato da un funzionario dell’Archivio di Stato di Cosenza. Il fondo è stato dichiarato di «Notevole interesse storico» il 9 luglio 2009. (Leonilde Reda) © ICSAIC 2023 – 10
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Nota bibliografica
- Morto a Roma l’on. Terrana, in «Il Giornale di Calabria», 2 settembre 1979;
- È morto l’onorevole Terrana, vice-segretario del PRI, in «L’Unità», 2 settembre 1979;
- Morto l’onorevole Terrana vice-segretario del PRI, in «La Stampa», 2 settembre 1979;
- È morto Terrana, vice-segretario del PRI, in «Corriere della Sera», 2 settembre 1979;
- Terrana subentra a La Malfa, in «Corriere della Sera», 27 marzo 1979;
- Commemorazione del deputato Emanuele Terrana, in «Atti parlamentari, Camera del Deputati. Resoconto stenografico», seduta del 10 ottobre 1979;