Nicola Vaccaro [Cosenza, 20 settembre 1893 - Cosenza, 8 marzo 1966]
È figlio di Luigi, avvocato, e di Giuseppina Mosciaro, possidente. Partecipa alla Prima guerra mondiale ed è insignito della croce di guerra al valore e di quella al merito. Diventa presidente del movimento reduci per la Calabria.
Laureato in giurisprudenza nel 1920, affianca alla professione un'intensa attività sociale e politica. Aderisce al partito popolare sin dalla sua costituzione e nelle sue fila diventa consigliere comunale di Cosenza. Nel 1922 si sposa con la proprietaria terriera Maria Scaglione da cui ha sei figli.
Negli anni seguenti, ricopre diversi incarichi nell'Azione cattolica: presidente del circolo studentesco della Cattedrale dal 1920 fino al 1928; presidente della federazione provinciale di Cosenza dal 1923 al 1928; componente e poi presidente della giunta diocesana dal 1928 al 1938. Nel 1934 viene nominato presidente della Banca dell'agricoltura di Cosenza, erede della Cassa rurale federativa di Cosenza, fino allo scioglimento dell'istituto di credito del 1935, quando il governo rifiuta di garantire un prestito della Banca nazionale del lavoro, concessole per far fronte alla crisi economica mondiale.
Maggiore di fanteria di complemento decorato al valore, presidente provinciale dell'Associazione Combattenti, presidente della Biblioteca civica di Cosenza e del Monte di Credito su pegni, deputato provinciale di Cosenza, e presidente della II Commissione distrettuale delle imposte, nel Secondo dopoguerra fa parte del comitato provinciale della Democrazia cristiana di Cosenza e viene nominato vicepresidente della deputazione provinciale. Nel 1946, alle prime elezioni amministrative dopo la caduta del fascismo, è eletto consigliere comunale di Cosenza nella lista della Dc e detiene la carica di prosindaco dal 1946 al 1948.
Sempre nel 1948, alle elezioni del 18 aprilediventa senatore del collegio di Cosenza per lo stesso partito, carica che gli è rinnovata dagli elettori fino alla III legislatura. La sua carriera parlamentare include lo svolgimento di varie e rilevanti funzioni: questore del Senato e vicepresidente del gruppo Dc; membro di varie commissioni permanenti (difesa; lavori pubblici, trasporti, poste e telecomunicazioni e marina mercantile; lavoro, emigrazione e previdenza sociale) e speciali, tra cui quella sul fenomeno della mafia; sottosegretario alla difesa dal 1950 al 1951 nel VI governo De Gasperi; componente dell'Assemblea parlamentare europea, organismo antecedente al Parlamento europeo, su indicazione del governo previa consultazione con il Parlamento nazionale.
Alle elezioni politiche del 1958 non viene eletto e ritorna a svolgere un ruolo soprattutto nell'agone politico locale. Il 9 marzo 1959 è nominato presidente della Camera di commercio e, contemporaneamente, del Consorzio provinciale di istruzione tecnica di Cosenza. Durante l'incarico promuove la costituzione di una centrale ortofrutticola a Sibari, aderendo a un apposito consorzio; un convegno sulla zootecnia e una mostra mercato provinciale del bestiame a Spezzano Albanese; interventi per la tutela dei boschi e per l'incremento della bachicoltura in Calabria; la richiesta di riconoscimento dei nuclei industriali in provincia di Cosenza; lo sviluppo delle comunicazioni ferroviarie e stradali e l'istituzione dell'università calabrese.
Consigliere dell'Unione italiana delle Camere di nomina assembleare nel 1959 e membro del consiglio direttivo dell'Unione interregionale del Mezzogiorno nel 1959 e 1960. A novembre di quell'anno subentra al senatore Rocco Salomone, di Pizzo Calabro, deceduto. Si dimette dalla carica camerale nel maggio 1961 per incompatibilità con l'incarico parlamentare.
Insignito della croce di cavaliere dell'Ordine militare di Malta. (Luigi Ambrosi) © ICSAIC
Opere
- Che la ferrovia della morte, diventi la ferrovia della vita. Discorso pronunziato al Senato della Repubblica nella seduta del 15 maggio 1952, Roma, Tipografia del Senato, 1952.
Nota bibliografica
- Unione italiana delle Camere di commercio, industria e agricoltura, Le Camere di commercio industria e agricoltura in Italia e le camere di commercio italiane all'estero. Dirigenti e organizzazione al 1 ° dicembre 1959, s.l., s.e., 1959.
- Unione italiana delle Camere di commercio, industria e agricoltura, Le Camere di commercio industria e agricoltura in Italia e le camere di commercio italiane all'estero. Dirigenti e organizzazione al 1 ° dicembre 1960, s.l., s.e., 1960.
- Oscar Principe, Ricordo del Sen. Avv. Nicola Vaccaro, Camera di Commercio di Cosenza, 22 marzo 1969
- Luigi Intrieri, Don Carlo De Cardona, Società Editrice Internazionale, Torino 1996
- Luigi Intrieri, Azione Cattolica a Cosenza (1867-1995), AVE, Roma 1997;
Riferimenti archivistici
- Archivio di Stato di Cosenza, Camera di Commercio, b. 791.