Pubblichiamo, di seguito, l’articolo de Il Reggino sulla intitolazione dell’aula didattica all’aperto del Liceo Preti – Frangipane in memoria di Bianca Ripepi Sotgiu. Per l’ICSAIC era presente il socio Tonino Nocera, autore della voce a lei dedicata del Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea (LINK).

Giornata dei Giusti tra le nazioni a Reggio, il liceo Preti-Frangipane inaugura l’aula didattica all’aperto in memoria di Bianca Ripepi Sotgiu
«Voi siete quanto di più bello la scuola possa e debba essere. E questo è davvero il modo migliore per ricordare mia madre che credeva nella scuola in quanto luogo di crescita civile. Grazie dal profondo del mio cuore da parte mia e di tutta la mia famiglia che qui rappresento. So che anche mia madre vi avrebbe ringraziato e oggi sarebbe stata davvero molto felice di questa iniziativa. Grazie per il vostro impegno».
Con queste parole Donatella Sotgiu, figlia di Bianca Ripepi e Girolamo Sotgiu, Giusti tra le nazioni, si è rivolta alle studentesse, agli studenti e al corpo docente del liceo artistico Preti-Frangipane coinvolti nel progetto di recupero della memoria oggi concretizzatosi nell’inaugurazione dell’aula didattica all’aperto intitolata alla memoria di sua madre. Bianca Ripepi era nata a Reggio Calabria e aveva vissuto proprio nel quartiere Ferrovieri Pescatori, dove insiste la stessa scuola, nella zona sud della Città.
È stata scelta proprio questa giornata, non solo perché Bianca Ripepi Sotgiu era nata a Reggio proprio il 6 marzo 1922 ma anche perché ricorre proprio oggi la Giornata Europea dei Giusti tra le nazioni. Dal 2015 Bianca e Girolamo sono Giusti tra le Nazioni per aver preso con loro la piccola Lina Amato Kantor, salvandola dalla deportazione nei lager nazisti.
Bianca e Girolamo, Giusti tra le Nazioni
Fu leggendo l’autobiografia di Bianca Ripepi Sotgiu “Da Rodi a Tavolara. Per una piccola bandiera rossa” pubblicato nel 2002, che Lina Amato Kantor, dopo la guerra trasferitasi prima in Rhodesia e poi in Sud Africa, si riconobbe in quella bambina di cui raccontava Bianca nel suo libro.
Ciò purtroppo avvenne quando già Bianca e Girolamo erano già morti. Grazie alla sua testimonianza, però, nel 2015 lo Yad Vashem nominò Girolamo e Bianca “Giusti tra le Nazioni”.
Il messaggio di Lina: «L’insegnamento era il dono di Bianca»
Lina ha affidato a quella che è diventata ormai sua sorella, Donatella Sotgiu, il seguente messaggio da leggere stamane ai ragazzi: «Bianca Ripepi aveva 22 anni e io ne avevo solo 8 quando lei e suo marito, il noto Girolamo Sotgiu, aiutarono a salvare me, i miei genitori, mia nonna e altre 40 persone ebree sull’isola di Rodi dalla deportazione al campo di sterminio di Auschwitz. Le nuvole del fascismo avevano oscurato i nostri cieli fin dal 1936, ma ora la tempesta ci aveva finalmente travolti. È difficile comprendere come una coppia così giovane abbia avuto la forza, la saggezza e il coraggio per fare ciò che hanno fatto, ma è la verità, e potete leggerne nel libro di Bianca e nei documenti conservati dal museo dell’Olocausto a Gerusalemme.
Nella nostra famiglia lo chiamiamo un miracolo, ma credo che la vera lezione sia che persone comuni possono agire contro il male. Oggi vediamo anche che il male non è scomparso e potremmo dover combattere di nuovo. Misto al coraggio c’era l’amore, incluso l’amore che ho sperimentato allora e che ora ricevo da Federica Sotgiu, la figlia di Bianca e, in un senso molto reale, mia sorella. In quel giorno terribile del luglio 1944, quando fui separato dai miei genitori e portato in custodia nella casa di Sotgiu-Ripepi, tenevo Federica tra le braccia. Ero un bambino che non comprendeva appieno, ma sapevo che le nostre vite stavano per essere sconvolte. Dedicare questo edificio a Bianca è un grande onore per la scuola e per la famiglia. L’insegnamento era il dono di Bianca. La sua brillantezza e il suo spirito pervaderanno la scuola, gli insegnanti e gli studenti. Solo con l’educazione e l’amore potremo emergere dalle nuove nuvole che si stanno addensando sull’Europa. Grazie».
Un percorso di recupero della memoria
L’inaugurazione odierna ha rappresentato un coronamento del progetto di memoria, avviato su impulso del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori che attraverso la storia del quartiere alimenta e, laddove necessario, ricostruisce la sua identità. La storia di Bianca Ripepi Sotgiu (Reggio Calabria 1922 – Cagliari nel 2005), che in questo quartiere della zona sud di Reggio Calabria ha vissuto fino al diploma, conseguito all’istituto Magistrale Tommaso Gullì, è un tassello che nella memoria collettiva della comunità del quartiere e della città mancava e che oggi è stato messo finalmente al suo posto.
Le classi quarte e quinte delle sezioni A, B e C, indirizzi di Grafica, Architettura, Arti Figurative plastico scultoreo e Design dell’arredamento e del legno hanno lavorato alla progettazione e alla realizzazione, avvalendosi del contributo economico del Comitato di Quartiere Ferrovieri- Pescatori, che ha anche provveduto alla piantumazione di un bergamotto e alla messa a dimore di alcune aiuole, e dell’associazione Emirat Shrine Rhegion. Ha collaborato anche la sezione del liceo Preti – Frangipane istituita presso il carcere di Arghillà.
L’area è stata, infatti, nel corso dei vari step di realizzazione del progetto arricchita con murales, istallazioni e sedute realizzati dagli allievi guidati da docenti hanno approfondito la storia di Bianca Ripepi declinando le vicende della sua vita in modo artistico, il suo coraggio e le sue scelte di vita. Ecco gli studenti e le studentesse che hanno illustrato il progetto questa mattina: Delia Enache Classe 4C Indirizzo Arti Figurative Scultoree, Alessia Germoleo e Selene Mayaud Yvonne Classe 5C Indirizzo Arti Figurative Scultoree, Maria Saccà Classe 4C Indirizzo Architettura e Ambiente, Francesco Mangano Indirizzo Design dell’Arredamento e del Legno, Selene Mayaud, Antonio Coviello, Asia Quattrone ,Alessia Germoleo, Martina Ritondale, Iacopino Barbara, classi 4C e 5 C Indirizzo Ari Figurafive Scultoree, Sofia Greco classe 5A Indirizzo Grafica, Sonia Vizzari, Classe 4A Indirizzo Grafica.
Dal comitato di quartiere fino alla scuola e alla cittadinanza
Dunque un momento molto sentito e partecipato e tappa importante di un percorso. Le attività di allestimento proseguiranno lì e in altri spazi aperti del liceo da recuperare. Di fatto l’aula all’aperto Bianca Ripepi diviene un laboratorio – il biennio sta anche realizzando dei murales ispirati ai motivi delle decorazioni degli arazzi presenti nell’attiguo museo Alfonso Frangipane – e l’apripista di un percorso di valorizzazione che il liceo artistico Preti-Frangipane ha ormai intrapreso.
«Questo è uno spazio della scuola ma anche della cittadinanza. Presto regolamenteremo l’accesso alle associazioni del territorio e a coloro che vorranno sostare per un momento di riflessione di lettura proprio sui temi dei diritti e della solidarietà. Per noi non è un completamento perché l’aula, interamente progettata e realizzata dai nostri alunni, continuerà ad essere allestita». Così Lucia Zavettieri, dirigente scolastica del liceo artistico Preti-Frangipane di Reggio Calabria.
«Abbiamo dato il via a questo progetto proponendo alla scuola la piantumazione di un carrubo. Poi il progetto si è ampliato perché la scuola ha accolto con grande entusiasmo l’idea di ricordare Bianca Ripepi attraverso un percorso che coinvolgesse studentesse e studenti nell’allestimento di un’aula all’aperto. Siamo molto contenti ed emozionati anche per la presenza oggi con noi della figlia di Bianca e Girolamo, Donatella che ringraziamo per avere accolto il nostro invito».
Così Filomena Malara, presidente del comitato Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria.
Sinergie istituzionali e associative
Il percorso si pregia del patrocinio della sezione Calabria della comunità ebraica di Napoli per conto dell’Ucei, dell’Icsaic, dell’istituto del Risorgimento, della Deputazione di Storia Patria. Questa mattina presenti anche Tonino Nocera, scrittore e studioso di cultura ebraica al quale si deve la compilazione della scheda biografica nel dizionario della Calabria Contemporanea dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (Icsaic) e che ha donato dei volumi di storia alla biblioteca del liceo, Angela Puleio, direttrice dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, Anna Briante, assessora comunale all’Istruzione, Antonino Stilo dell’associazione Insieme per fare e Fabio Arichetta in rappresentanza dell’Istituto di Storia del Risorgimento. Presente anche Loredana Scopazzo, docente e referente del progetto che ha sottolineato la profondità dell’esperienza di condivisione, che ha incontrato anche le sue difficoltà poi affrontate, che è anche viva testimonianza di come insieme sia possibile cambiare le cose e migliorarle. I sogni vanno coltivati».
Le esperienze delle allieve
«Ci siamo molto incentrati sulla storia di Bianca Ripepi. Abbiamo fatto una ricerca partendo proprio dal suo libro dove racconta la sua biografia e poi ciascun indirizzo ha realizzato appunto una cosa diversa in base appunto al proprio studio. L’obiettivo comune era rendere bello questo ambiente e ricordare Bianca Ripepi», ha raccontato Selene Mayaud Yvonne, classe 5C Indirizzo Arti Figurative Scultoree.
«Una donna spettacolare, molto coraggiosa. Non è stata egoista come capita di solito alla gente quando è spaventata anzi lei ha cercato di aiutare tutti. Non ha lasciato alcuno indietro», ha evidenziato Delia Enache, classe 4C Indirizzo Arti Figurative Scultoree.
«Siamo stati subito contenti. Per noi ha avuto un grande significato, collaborare indipendentemente dall’indirizzo di appartenenza e difendere valori come quello della memoria e della continuità tra le generazioni. Sentiamo di avere dato un contributo non solo alla scuola ma anche al territorio», ha sottolineato Alessia Germoleo, classe 5C Indirizzo Arti Figurative Scultoree.
Un coinvolgimento virtuoso
La memoria è un valore e come tale va esercitato e dunque alla memoria è stato associato un percorso che ha coinvolto altri attori che con il loro contributo hanno reso questa opera di restituzione corale e concretamente collettiva.
Così uno spazio sottratto al degrado, ripulito e bonificato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, oggi è un’aula didattica all’aperto in cui studentesse e studenti del liceo artistico Preti – Frangipane studieranno, impareranno e scopriranno i loro talenti. Nel segno di Bianca Ripepi Sotgiu.
I docenti che hanno seguito i ragazzi sono stati Gianluca Battaglia Funzione strumentale area 1, Enrico Strati Funzione strumentale area 4, Barbara Princi referente Educazione Civica, Loredana Scopazzo referente progetto Aula all’aperto Bianca Ripepi, Roberta Filardi, docente di Storia dell’arte.
Hanno curato la progettazione e i laboratori Pina Barbera, Francesca Calarco, Ersilia Cedro, Marzia Misitano, Anna Rita Muscolino, Eleonora Pesaro, Loredana Scopazzo, Enrico Strati e Luisa Vazzana, con gli assistenti Tecnici Serafina Calarco, Matteo Fascì Ines Cutellé, Paolo Pezzarossa.