L’ICSAIC a Verbicaro con Licordari per ricordare “Vitto” e “Guelfo” a 80 anni dalla loro uccisione

Il Comune di Verbicaro ricorderà i partigiani Vincenzo Errico, nome di battaglia “Vitto”, nativo del luogo, e Luigi Bozzia, detto “Guelfo”, inseparabili nella lotta e anche quando vennero barbaramente uccisi dai nazifascisti, esattamente 80 anni fa, l’8 luglio del ’44, a Borgo Val di Taro, nel Parmense, località ricadente nell’area che divenne il primo territorio libero d’Italia nel ’44 con la costituzione di un Comando Unico della Resistenza, che sarà rappresentata dal proprio primo cittadino.
La gente del Sud, come “Vitto” e molti altri, prese parte alla Resistenza per la liberazione dell’Italia, nello spirito unitario del Paese, risultando in molti casi propositiva e decisiva. Alla proiezione del docufilm “Fino alla fine, Comites! Meridionali nella Resistenza”, tratto dall’omonimo testo di Pino Ippolito Armino, storico e giornalista (direttore della rivista “Sud contemporaneo”) e Maurizio Marzolla (ed. Città del Sole, 2024), sarà presente il regista e co-autore del testo Marzolla, docente e documentarista.
Seguiranno gli interventi dell’assessore alla cultura del Comune, Mirella Ruggiero, e di Letterio Licordari, componente del Consiglio Direttivo dell’ICSAIC – Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea e, infine, del sindaco di Borgo Val di Taro, Marco Moglia, e di Felice Spingola, sindaco di Verbicaro, (anch’egli socio dell’ICSAIC), che già nel 2012 aveva commemorato “Vitto” e “Guelfo” nella cittadina emiliana, dove riposano le loro spoglie.


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