Il prof. Giorgio Rochat, uno dei maggiori storici militari italiani, già presidente dell’Istituto Parri dal 1996 al 2000 quando si chiamava Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI) è morto oggi a Torre Pellice (Torino).
L’ICSAIC, il presidente Paolo Palma, il direttore Vittorio Cappelli, il consiglio direttivo e tutti i soci esprimono profondo cordoglio.
Il ricordo di Paolo Pezzino, presidente dell’Istituto Parri, al quale l’ICSAIC aderisce.
Apprendiamo con dolore la scomparsa di Giorgio Rochat. Giorgio Rochat è stato presidente del Parri dal 1996 al 2000, in un periodo di transizione per l’Istituto dopo la lunga presidenza di Guido Quazza.
L’apporto di Rochat è stato fondamentale nella trasformazione della rete in un network che coniugava la difesa dei valori antifascisti a attività di ricerca improntata a severi criteri di metodo storico. Egli si è inoltre speso con generosità per affrontare e superare le difficoltà economiche che l’Istituto Parri, a quei tempi denominato Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia, si trovava ad affrontare. Credo che tutti coloro che oggi continuano a impegnarsi nella rete degli istituti storici, una realtà unica in Europa, siano debitori dei criteri di rigore scientifico che Rochat ha promosso nel corso della sua presidenza. Ma qui vogliamo anche ricordare la figura dell’illustre studioso, le cui ricerche di storia militare hanno aperto quella disciplina a nuove dimensioni di storia sociale, e sono ancora oggi un punto di riferimento ineludibili in Italia e all’estero.
A nome della dirigenza dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri, e mio personale, porgo sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi amici più cari che gli sono stati vicini anche negli ultimi anni della sua vita, nei quali si era ritirato a vita privata nella sua Torre Pellice.
Paolo Pezzino
Presidente Istituto Nazionale Ferruccio Parri
Il profilo di Giorgio Rochat, tratto dalle pagine del sito web del Parri
Nato nel 1936 a Pavia , dove si laurea nel 1959. Chiamato alle armi, presta servizio di leva nel corpo degli alpini. Nel 1969 ottiene la libera docenza in Storia contemporanea. Dal 1969 al 1976 è Professore incaricato di Storia dei partiti alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Milano. Nel 1976 diventa ordinario di Storia contemporanea all’ateneo di Ferrara, presso la facoltà di Magistero. Vi rimane fino al 1980, quando ottiene la cattedra alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Torino, come docente di Storia contemporanea fino al 1996 e di Storia delle istituzioni militari dal 1996 al 2005.
Nel 1962 inizia la sua collaborazione con l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia. Insegnante comandato dal 1969 al 1973, nel 1978 entra a far parte del Direttivo, del quale rimane membro fino al 1996. Nello stesso anno viene eletto Presidente dell’Istituto. Rimane in carica per quattro anni, fino al 2000.
Nel medesimo lasso di tempo è anche Segretario generale del Comité international d’histoire de la 2ème guerre mondiale (1970-1975), Presidente del Centro interuniversitario di studi e ricerche storico-militari (1981-1989) e Presidente della Società di studi valdesi di Torre Pellice (1990-1999).
Studioso di storia militare, coloniale e politica dell’Italia contemporanea, tra i suoi volumi principali si ricordano:
– L’esercito italiano da Vittorio Veneto a Mussolini (1919-1925), Laterza, Bari 1967 (collana Insmli)
– Atti del Comando generale del Corpo volontari della libertà, (curatore), Angeli, Milano 1972 (Insmli)
– Pietro Badoglio, (con Piero Pieri), Utet, Torino 1974
– Ferruccio Parri : Scritti 1915-1975, (curatore con Enzo Collotti), Feltrinelli, Milano 1976 (Insmli)
– L’Italia nella prima guerra mondiale. Problemi di interpretazione e prospettive di ricerca, Feltrinelli, Milano 1976
– Breve storia dell’esercito italiano 1861-1943, (con Giulio Massobrio), Einaudi, Torino 1978, pp.321
– Gli arditi della grande guerra, Feltrinelli, Milano 1981; nuova ediz. Editrice Goriziana, Gorizia 1990 e ristampe
– Italo Balbo, Utet, Torino 1986
– Giulio Douhet: Scritti 1901-1905, (curatore con Andrea Curami), Ufficio storico Aeronautica, Roma 1993
– La divisione Acqui a Cefalonia, settembre 1943, (curatore con Marcello Venturi), Mursia, Milano 1993
– La Grande Guerra 1914-1918, (con Mario Isnenghi), La Nuova Italia, Milano 2000 (Insmli); nuova ediz. Mulino, Bologna 2008
– Le guerre italiane 1935-1943, Einaudi, Torino 2005.