La letteratura sulla comunicazione dei soldati nel corso della Prima Guerra mondiale, dalle lettere che passavano per la censura alla documentaristica sui dispacci militari, sino ai giornali di prigionia, si arricchisce di un testo da poco in libreria curato da Giuseppe Ferraro, componente del Consiglio Direttivo e coordinatore della commissione per la Didattica della Storia dell’ICSAIC. A “Giornali prigionieri – La stampa di prigionia durante la Grande Guerra”, edito da Donzelli, il quotidiano “Il manifesto” ha dedicato lo scorso 29 settembre un’intera pagina, a firma del filologo Corrado Bologna, nel corpo della quale si legge “…attraverso i giornali e le altre attività di cultura il campo diventa un’officina di attesa e di speranza, un laboratorio sociale: viene percepito «come una comunità militare, ma anche come un vero e proprio municipio, con propri statuti, simboli, attività da svolgere e organizzare, regole ed esigenze.”
“Giornali prigionieri” di Giuseppe Ferraro in una recensione sul Manifesto
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