Con la scomparsa del prof. Michele Fatica, avvenuta ieri a Roma, la storiografia italiana perde un maestro, l’ICSAIC un caro Amico. Le nostre strade si erano incrociate in occasione del convegno nazionale che l’Istituto organizzò presso la Biblioteca Tarantelli dell’UniCal il 24 e 25 novembre 2021 per il centenario del PCI. Lo invitammo anche quale presidente della Fondazione Bordiga, particolarmente lieti di avere contemporaneamente la presenza ad Arcavacata del presidente dell’International Gramsci Society, il prof. Guido Liguori. Di quel convegno e del successivo volume intitolato Il PCI, la Calabria e il Mezzogiorno. Da Livorno al “partito nuovo” (1921- 1953), Michele fu uno dei pilastri. La sua relazione-fiume, di ampio respiro, che abbiamo integralmente pubblicata con il titolo Origini e primi anni di vita del Partito comunista d’Italia in Calabria attraverso «Il Soviet» di Bordiga, credo sia la sua ultima uscita pubblica. Un grande onore per l’ICSAIC.
Michele ci conquistò in quelle due giornate calabresi con la sua sconfinata cultura, ma anche con la sua grande simpatia. Era molto contento di essere tornato in UniCal, dove aveva insegnato quale professore incaricato e poi associato di Storia moderna dal 1977 al 1982, dirigendo il Dipartimento di Storia dal 1° aprile al 31 ottobre del 1979. Aveva anche scritto un breve ma magistrale saggio sulla storia di Cosenza, intitolato La città di Cosenza dall’Unificazione alla prima guerra mondiale (in «Storia Urbana», 1981, e un ritratto del quadrumviro fascista Michele Bianchi in Uomini e volti del fascismo, a cura di Ferdinando Cordova (1980).
Michele Fatica, nato a Oratino (Campobasso) il 31 gennaio 1936, era un napoletano d’adozione. A Napoli si era laureato nel 1959, aveva cominciato le sue ricerche storiografiche come borsista presso l’Istituto Italiano di Studi Storici ed era infine diventato professore ordinario di storia moderna e contemporanea presso la facoltà di lettere e filosofia de L’Orientale, dopo aver insegnato a Salerno e ad Arcavacata.
Sarebbe ardua l’impresa di dare conto qui, ora, della sterminata produzione scientifica del prof. Fatica, anche in campo sinologico. Michele, infatti, conosceva benissimo il cinese e negli ultimi tempi studiava assiduamente alcune figure di gesuiti che hanno operato in Cina nel ‘600, di cui mi parlava con entusiasmo, oltre che della militanza comunista e dell’amato Bordiga, quando andavo a trovarlo nella sua casa sulla Cassia.
Seguendo il suo curriculum emergono sette grandi temi da lui affrontati con decine di saggi per ognuno, che non è possibile qui citare: lo Stato Pontificio nella prima metà dell’Ottocento (lavorò per cinque anni nell’Archivio segreto vaticano); la conurbazione napoletana dall’Unità d’Italia al secondo dopoguerra; la lotta politica e sociale a Napoli tra la guerra di Libia e la Seconda guerra mondiale; la Calabria pre-unitaria e post-unitaria; il problema della mendicità nell’Europa occidentale dal XVI al XVIII secolo; profili di personaggi dell’Italia liberale e fascista; Italia, Europa e Cina con particolare riferimento a Matteo Ripa, al Collegio dei cinesi di Napoli, alla Cina nella cultura europea del Settecento, all’Istituto Orientale di Napoli come sede dello scambio culturale Italia-Cina dal Settecento all’Ottocento.
È stato un privilegio aver avuto Michele Fatica come Amico.
Paolo Palma
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Il presidente dell’ICSAIC Paolo Palma, il direttore scientifico Vittorio Cappelli e il Consiglio Direttivo partecipano sentitamente al dolore della famiglia Fatica.
I funerali laici del prof. Fatica si terranno domani 18 giugno alle ore 12:30 presso il Tempietto egizio del Verano in Roma.