Lo storico Giuseppe Masi è stato eletto per acclamazione presidente onorario dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea dall’assemblea dei soci, riunita nella sede presso la Biblioteca E. Tarantelli dell’Unical. “Il prof. Masi è una figura prestigiosa della comunità degli storici calabresi. Con la sua elezione a presidente onorario l’Icsaic ha inteso riconoscere – ha detto il presidente Paolo Palma, che ha avanzato la proposta a nome del Consiglio Direttivo – l’impegno di una vita, fatto di passione e rigore scientifico, negli studi di storia della Calabria, con particolare attenzione al movimento socialista, e il prezioso servizio reso al nostro Istituto per lunghi anni quale Direttore”.
Giuseppe Masi (Gizzeria, 1941) ha fondato e dirige il semestrale dell’Icsaic “Rivista calabrese di storia del ‘900”; è autore e curatore di diversi volumi, tra i quali: “Socialismo e socialisti di Calabria 1861-1914” (1981); “Socialismo e amministrazione nella Calabria contemporanea. Rosario Naccarato, primo sindaco democratico di Aiello Calabro: 1944-45” (1987); “Mezzogiorno e stato nell’opera di Fausto Gullo” (1998). Con l’Istituto di Studi storici Gaetano Salvemini di Messina ha pubblicato le ristampe dei volumi “L’emigrazione in Calabria” di Giuseppe Scalise (Napoli 1905), e “Calabria desolata” di Olindo Malagodi (Roma-Torino 1905). Con Antonio Bagnato e Giuseppe Villella ha curato il volume “Giovanni Nicotera nella storia italiana dell’Ottocento” (1999). Con Vittorio Cappelli e Pantaleone Sergi ha curato i volumi “Calabria Migrante” (2013) e “La Calabria dei migranti” (2014).L’Assemblea dell’Icsaic ha proceduto inoltre alla nomina, nel Consiglio Direttivo, di Lorenzo Coscarella. Ai lavori ha partecipato per la prima volta Matteo Dalena, quale componente del Consiglio Direttivo designato dall’Anpi a norma di Statuto.
Lorenzo Coscarella (Cosenza 1983), storico, insegnante e giornalista pubblicista, si è laureato all’Unical in Scienze politiche e ha pubblicato, tra l’altro: “Sette storie cosentine”, (ilfilorosso 2018); “Storia della Chiesa. Cosenza e la sua provincia dall’Unità ad oggi” (con V.A. Tucci e A. Pagano), (Falco 2013); “Parola di Vita. Dal 1925 una storia che continua” (con A. Pagano), (I Quaderni di Parola di Vita 2013). È autore di saggi di storia locale, anche sulla Rivista dell’Icsaic.
Matteo Dalena (Cosenza 1981), storico e giornalista pubblicista, è autore di opere di microstoria, con particolare riferimento alla marginalità , alla malattia e alla devianza tra le quali, di recente: “Ricovero Umberto I. La prigione degli inutili” (Falco 2015) e “Puttane antifasciste nelle carte di polizia”, (ilfilorosso 2017).
Il Consiglio Direttivo dell’Icsaic risulta ora così composto: oltre al presidente Paolo Palma, Antonio Bagnato, Lorenzo Coscarella, Enrico Esposito (Vicepresidente), Giuseppe Ferraro (Coordinatore della Commissione per la didattica della Storia), Matteo Dalena, Bruno Pino, Francesca Rennis, Pantaleone Sergi (Presidente del Centro ricerche sulle migrazioni dell”Icsaic), Franco Spingola (Vicepresidente), Maria Cristina Tamburi. Direttore dell’Istituto e coordinatore del suo Comitato scientifico è il prof. Vittorio Cappelli, già docente Unical di Storia contemporanea.