Compie ottanta anni Giuseppe Masi, storico direttore del nostro istituto, di cui è stato tra i fondatori, e fino all’anno scorso della «Rivista calabrese di Storia del ‘900 ». Masi, che è stato definito “un operaio della storia dell’Antifascismo calabrese”, è attualmente presidente onorario dell’Icsaic al quale non manca di offrire il suo costante contributo di idee. «La storia dell’Antifascismo, in tempi di recrudescenza, ha bisogno dei suoi testimoni più limpidi e più onesti per condurre il nostro paese fuori dall’improvvisazione e dalla temerarietà storica », è stato detto di lui quando fu eletto presidente onorario. Nella sua lunga carriera, Masi si è occupato di storia sociale, politica e dell’emigrazione. Oltre a numerosi saggi su riviste, ha pubblicato, come autore o curatore, diversi volumi in cui ha approfondito la dinamica politica della Calabria, tra cui Socialismo e socialisti di Calabria 1861-1914; Socialismo e amministrazione nella Calabria contemporanea; Mezzogiorno e stato nell’opera di Fausto Gullo; Rosario Naccarato, primo sindaco democratico di Aiello Calabro: 1944-45; Giovanni Nicotera nella storia italiana dell’Ottocento. Con l’Istituto di Studi storici Gaetano Salvemini di Messina ha pubblicato le ristampe dei volumi L’emigrazione in Calabria, di Giuseppe Scalise (Napoli 1905), e Calabria desolata, di Olindo Malagodi. Con Vittorio Cappelli e Pantaleone Sergi ha curato i volumi Calabria Migrante e La Calabria dei migranti.
Al nostro Giuseppe, “Peppe” o “Beppe” come viene pure chiamato dagli amici studiosi, giungano gli auguri più belli di lunga vita dal presidente, dal direttivo e da tutti i soci. In attesa di vederlo nuovamente in sede sempre più operoso.
6 novembre 2021
Gli ottanta anni di Giuseppe Masi storico dell’Antifascismo calabrese
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